martedì 7 aprile 2009

Terremoto L'Aquila

E' stato devastante il terremoto che ha colpito l'Abruzzo , non solo per il numero di vittime (circa 250) e per gli innumerevoli feriti , ma soprattutto per i danni al patrimonio edilizio ed artistico della zona.

Numerosi sono i monumenti di notevole interesse che il capoluogo abruzzese può annoverare : la Fortezza spagnola , la basilica romanica di Santa Maria di Collemaggio dove è sepolto il Papa Celestino V , la basilica rinascimentale di San Bernardino , la fontana delle 99 Cannelle , e tanti altri . Molti di questi hanno subito ingenti danni e di conseguenza hanno bisogno di essere restaurati .

Appare scontato intuire che i centri storici dei piccoli paesini siano crollati completamente , come ad esempio il centro di Onna .

Tuttavia è difficile spiegarsi come edifici di nuova costruzione non abbiano resistito alle scosse .

E' il caso dell'ospedale che è attualmente inagibile per il 90 % , o anche "la casa dello studente" dove sono rimasti sotto le macerie numerosi ragazzi.

Si parla già di ricostruzione , di New Town , L'Aquila due , e chi ne ha più ne metta .
Credo che invece di operare al fine di racimolare consensi e voti bisognerebbe pensare a salvaguardare il patrimonio artistico ed edilizio già esistente , magari rivalutandolo e mettendolo a norma .
Che senso ha una seconda L'Aquila se la prima è distrutta?

3 commenti:

  1. Premettendo che è assolutamente ineccepibile che ne 2009 disastri come questi non vengano prevenuti o almeno contenuti e arginati, devo pero a malinquore dissentire, seppur in parte, con quanto scritto da te, Andrea. La salvaguardia del patrimonio culturale non puo essere anteposto alla ricostruzioe delle strutture di prima decessità quali ospedali, scuola, veri dormitori e nn tende!! la tutela del patrimonio artistico e la "rinascita" urbana di queste zone deve necessariamente avvenire in modo simultaneo infatti cosa sarebbe una citta senza arte e che valore avrebbe l'arte se rinchiusa in una "citta fantasma"?? ma senza dubbio resta un altro piu inquetante ed angosciante interrogativo: e se fosse eruttato improvvisamente il vesuvio o si fosse inabbissata venezia, saremmo stati pronti di fronte tutto cio? saremmo stati in grado d fronteggiare simili calamita? siamo davvero al sicuro?

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  2. Penso che ci sia una incomprensione di fondo .
    Io non penso affatto che bisogna anteporre la ricostruzione delle opere d'arte alla costruzione di case , tutt'altro.
    E' bene che vengano costruite case , ma non che si vada a creare una periferia anonima , che sorge di solito sempre a seguito di terremoti e catastrofi . Pensa al "Parco Verde" di Caivano , è un quartiere sorto per dare alloggio ai terremotati dell'Irpinia (in genere gente di napoli con la casa distrutta).
    Credo vada ricostruita L'Aquila , ma non una seconda città satellite che diventerebbe un luogo senza una storia lontano dal centro urbano.
    I monumenti vengono in secondo piano , solo dopo avere assicurato a tutti un tetto .
    Spero di essermi spiegato meglio .
    Saluti

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  3. vedo con piacere che c'è stata semplicemente un'incomprensione... nn poteva essere altrimenti... ancora un in bocca al lupo col vostro progetto!

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