venerdì 5 giugno 2009

Bellezza e vivibilità

E' da parecchio che non aggiorno questo blog , e me ne scuso .
Purtroppo gli impegni universitari sono sempre più asfissianti. Ma diciamo che è piacevole lasciarsi sopraffare dall'architettura , anche se non vale sempre questa regola .
Volevo riflettere su un argomento che può sembrare banale , ma che secondo me è anche difficile ridurre a poche righe di un intervento .
Mi è capitato ultimamente di parlare con più persone di Mies e della sua architettura . Un pò tutti , come del resto è noto , vedono in lui uno dei padri dell'architettura moderna , un MAESTRO .
Personalmente apprezzo molto la sua architettura , ma tra le sue opere una mi ha colpito particolarmente : Casa Farnsworth.
E' una delle residenze più belle del secolo scorso , ma la cosa che mi ha lasciato perplesso è scoprire che una architettura tanto bella da vedere potesse poi rivelarsi una casa brutta da vivere. Penso ad esempio , oltre alle critiche mosse da molti sulla mancanza di "calore domestico" del vetro , proprio alla mancanza di privacy che questo comporta , o al fatto che gli ambienti della casa non siano separati tra loro (mi riferisco alla zona notte-zona giorno) .
E' bene però non restringere il campo di discussione alla singola opera , ma considerare questa come lo spunto per lanciare lo sguardo verso l'architettura contemporanea . Uno dei quesiti che mi piacerebbe porre a voi è : qual'è , o quale dovrebbe essere , il rapporto tra la bellezza e la vivibilità in una qualsiasi architettura?

martedì 12 maggio 2009

Architettura ALTRUISTA ?

Non poteva certo mancare in un periodo storico come questo che ci vede protagonisti , caratterizzato da sprechi di ogni genere e da una forte crisi economica globale , una voce di dissenso.
E' questa la ricerca che da tempo l'architetto giapponese Shigeru Ban conduce in materia di sostenibilità .
E' lui l'inventore dell'architettura di cartone , è lui che ha usato spesso struttura fatte con materiali poveri come il bamboo , è sempre lui che si è cimentato nella sperimentazione di architetture provvisorie specie dopo i terremoti .
Anche a Milano ha sorpreso tutti presentando arredamenti di carta .
Da inesperto mi chiedo : quanto la sostenibilità deve e/o può influenzare un'architettura?

domenica 12 aprile 2009

L'uso dei MATERIALI

E' stato assegnato anche quest'anno il prestigioso premio d'architettura che dal 1979 ha come obiettivo quello di riconoscere il valore , l'impegno e le doti di un architetto vivente che ha dato un notevole contributo all'ambiente costruito. Questa del 2009 è stata la volta di uno svizzero , Peter Zumthor .
Nato a Basilea da un ebanista nel 1943 , studia a New York e diventa architetto. Nella sua carriera ha lavorato a numerose opere di restauro prima di riscuotere successo a partire dagli anni 80'. Tra le opere più note si ricordano i bagni termali di Vals , la Galleria d'arte di Bregenz e il padiglione della Svizzera all'Expo del 2000 ad Hannover .

"L'architettura è un'esperienza tattile, tangibile. I materiali in architettura sono come le note per i compositori. Io lavoro con i materiali, mi piacciono tutti. La cosa interessante è aggregare le note per creare qualcosa di sempre nuovo e un suono specifico."

Peter Zumthor



La scelta dei materiali è data sicuramente da diverse ragioni . In primis da motivi strutturali , funzionali , ed infine estetici , un pò seguendo la triade vitruviana di firmitas utilitas e venustas.
Ma è importante che si "legga" anche il luogo , che si dia un segno di continuità col territorio in cui sorge l'edificio .
Se , come diceva Le Corbusier , l'architettura è "il gioco sapiente e magnifico dei volumi sotto la luce" , è proprio in base ai materiali che costituiscono questi volumi che si hanno effetti diversi e talvolta di grande valore .

martedì 7 aprile 2009

Terremoto L'Aquila

E' stato devastante il terremoto che ha colpito l'Abruzzo , non solo per il numero di vittime (circa 250) e per gli innumerevoli feriti , ma soprattutto per i danni al patrimonio edilizio ed artistico della zona.

Numerosi sono i monumenti di notevole interesse che il capoluogo abruzzese può annoverare : la Fortezza spagnola , la basilica romanica di Santa Maria di Collemaggio dove è sepolto il Papa Celestino V , la basilica rinascimentale di San Bernardino , la fontana delle 99 Cannelle , e tanti altri . Molti di questi hanno subito ingenti danni e di conseguenza hanno bisogno di essere restaurati .

Appare scontato intuire che i centri storici dei piccoli paesini siano crollati completamente , come ad esempio il centro di Onna .

Tuttavia è difficile spiegarsi come edifici di nuova costruzione non abbiano resistito alle scosse .

E' il caso dell'ospedale che è attualmente inagibile per il 90 % , o anche "la casa dello studente" dove sono rimasti sotto le macerie numerosi ragazzi.

Si parla già di ricostruzione , di New Town , L'Aquila due , e chi ne ha più ne metta .
Credo che invece di operare al fine di racimolare consensi e voti bisognerebbe pensare a salvaguardare il patrimonio artistico ed edilizio già esistente , magari rivalutandolo e mettendolo a norma .
Che senso ha una seconda L'Aquila se la prima è distrutta?

domenica 22 marzo 2009


Tiene banco da parecchie settimane la questione del “PIANO CASA” , il decreto legge che il governo sta tentando di adottare per far fronte alla crisi economica che ormai interessa tutto il mondo , compresa l’Italia . La difficile situazione che si è creata non ha fatto sconti neppure all’edilizia , uno di quei settori che riescono a mettere in moto l’economia più di qualsiasi altro . E’ recente la notizia secondo la quale l’Unione Europea abbia espresso apprezzamento circa l’idea “geniale” del nostro governo.Ma è bene analizzare il decreto nella pratica. Per questo motivo i punti che seguono sono relativi alle notizie che trapelano ma che non sono tuttavia relative al testo definitivo del decreto.



  1. Possibilità per i proprietari di ampliare del 20% la cubatura degli immobili a uso abitativo o la superficie coperta per quelli destinati a uso diverso.

  2. Premio di cubatura unico del 35% in caso di demolizione e riedificazione di vecchi edifici, con obbligo di ricostruire secondo le regole della bioedilizia e del risparmio energetico.

  3. Resta il limite massimo per l'ampliamento, fissato in 300 metri cubi per ogni singola unità immobiliare.

Questi sono semplici numeri che , a prima vista , possono sembrare quantità irrisorie . Ma è bene non fermarsi ad una lettura superficiale di questi punti e ragionarci un po’ . Aumentare del 20% la cubatura di un immobile significa che chi ha una modesta casa di 100 metri quadrati potrà ricavare più o meno una stanza di 4 x 5 metri. Il miliardario di turno che , al posto della modestissima casetta , possiede la sua megavilla ricaverà lo spazio di una casa grazie a questo aumento del 20% della cubatura. Inoltre , siamo d’accordo con il sovvenzionare la bioedilizia e quindi le tecnologie relative al risparmio energetico , ma attenzione ad elargire premi come se si trattasse di patate ! Almeno nell’ultimo punto c’è una sorta di limitazione . Dico “sorta” perché è una limitazione che in realtà lascia ampie libertà. Il cosiddetto limite massimo per l’ampliamento è infatti di 300metri cubi che , a occhio e croce , corrispondono a quella modesta casa di 100 metri quadrati . In parole povere questo significa che da questo decreto chi ha di più trarrà maggiori benefici di chi ha di meno . E’ come una gara in cui non partono tutti dal via , ma c’è chi ha “metri cubi” di vantaggio .


Con queste premesse è chiaro che personalmente sono contrario a questo decreto , però secondo me non è grave soltanto la forte disparità di trattamento tra i cittadini che qiesto decreto legge nasconde, quanto il fatto ancor più preoccupante che chi discute di questo sono esclusivamente i politici. Sono stati pochissimi infatti gli architetti che hanno espresso la propria opinione , e non mi pare siano stati tanto incentivati a farlo, soprattutto da parte dei giornali. Un esempio lampante è l’articolo di Vittorio Sgarbi pubblicato su “Il Giornale” in cui gli architetti Aulenti , Fuksas e Gregotti vengono paragonati ad Attila perchè dove passava lui non cresceva più l’erba. E in effetti sul cemento l’erba non vi cresce . Ma non si può , a mio modo di vedere , attaccare degli architetti che avranno probabilmente fatto degli errori e magari anche “deturpato” il nostro paese , ma che sono tuttavia più esperti riguardo a certi temi rispetto a tanti politici e politicanti che pensano di avere la bacchetta magica e di risolvere i problemi economici con una sorta di condono-liberalizzazione .



Indubbiamente è una questione complessa che va discussa perlomeno con gli addetti ai lavori , e poi anche in parlamento . In tutta onestà penso ci siano mille altre ragioni molto più urgenti per attuare dei decreti legge e mi pare che il Piano casa non sia certo uno di questi.

sabato 21 marzo 2009

Presentazione

Salve a tutti . Con questo primo post di presentazione si apre il blog "Parole nel vuoto" che ha come tema l' Architettura .
Il titolo , seppure un pò banale , è emblematico nel processo di ideazione e quindi di genesi del blog stesso .
E' evidente il richiamo all'omonimo libro dell'architetto austriaco Adolf Loos ma il "nostro" blog , a differenza del libro di Loos (che poteva permetterselo) , non ha la pretesa di voler insegnare qualcosa , tutt'altro .
La ragione principale che ci ha portato a voler creare questa sorta di "vuoto" da riempire con le nostre e le vostre "parole" infatti è semplicissima e cioè avere uno "spazio" di discussione aperto a tutti, riguardo ai temi di Architettura , per cercare di capire qualcosa in più di questa affascinante materia.
A presto